Romeo Aracri
Il percorso
artistico di Guccione si svolge attraverso sentieri dell’anima che lo portano
ad esplorare le sue esperienze in una luce ogni volta diversa a volte
amplificata dai messaggi che le sue sculture trasmettono ma sempre
comunicativa,espressiva e trascinante. Anche in questi ultimi lavori l’artista
propone la sua visione dell’arte ancorata alle sue convinzioni e proposta in
tutta la sua potenza comunicativa che fa divenire il linguaggio ancestrale della scultura attuale,moderno,coinvolgente.
La sua religiosità
si apre in questi ultimi lavori ad una riflessione profonda che scava nelle sue
profondità mistiche per realizzare nella sua mente la concretizzazione del suo
pensiero che prende forma nella plasticità delle sue figure. I soggetti vivono
e respirano le sue fatiche che si
incidono in ogni angolo della materia per restare come cicatrici della
sofferenza artistica che e’ la sua passione,la sua forte applicazione ,il suo
ardente desiderio di immortalare il sogno o semplicemente la sua raffinata,elegante
capacità di plasmare le figure. Scuola certamente ma soprattutto talento che si scioglie dalle
sue mani nella plasticità delle sue creazioni che muovono e quasi abbandonano
al vento le pieghe del materiale che si volatilizza in angolature leggere,ieratiche
e maestose. La stessa figura di S.Giuseppe appare in tutta la sua ieraticità
fiera, alta, imponente ma nello stesso tempo vicina ,accattivante ,sicura.
Proiezione metafisica che ferma lo sguardo e lo fa risalire in ogni piega della
sua tonaca come una forma di ascesi intima,religiosamente profonda che fa
riflettere e pensare. La stessa espressione del soggetto mite, rassicurante
diventa l’attimo ,il punto più alto della riflessione che addolcisce la severità del soggetto nella
delicatezza della mano del Bambino che si posa sulla barba in un atteggiamento
cosi dolce che tutta l’opera ne viene coinvolta e trasforma l’austerità del
soggetto in una melodica raffinata
concretizzazione del messaggio. Il tempo si ferma, la fede o la distaccata ma rispettosa
riflessione , trovano spazio nel cuore e
il grande valore della religiosità non bigotta emerge in tutta la sua
espressività. Alcuni particolari esaltano la composizione nel suo insieme e
fermano lo sguardo che si perde nella
imponenza delicata dell’opera per riconquistare la pienezza della forte
comunicatività .Creazione bellissima in cui l’artista ricerca il suo intimo
,profondo essere per ripercorrere il sentiero della sua esperienza religiosa
forse, o per tentare un percorso
ancestrale fatto di faragule , credenze, e flash della memoria di emozioni
vissuti nei racconti accanto al focolare domestico quando la fantasia si
perdeva nelle parole dei vecchi che facevano la storia con gli episodi della religiosita’ domestica.
E lo stesso
candore della creazione e’ quello dell’anima che rimane legata a ricordi che
forse non muoiono mai ma metabolizzati
dalla propria esperienza di vita diventano pero’ valori, punti di
riferimento. Il mondo questo di Guccione che disvela nella sua sincerità
espressiva tutto il suo animo e tutta la sua passione artistica. Un artista che
continua il suo viaggio incurante delle mode e delle modernita’ essendo lui
stesso modernita’ nella misura in cui sa
raccontare in modo nuovo le eterne certezze della nostra esistenza.